Fondi di mare e miti
mani a risalire
a filo delle tue labbra di musiche
sapienti e antiche
un rifugio di sale mi attira
un verde diafano di bottiglie
sospende un tempo
meraviglioso di marine
e orizzontale di silenzi
si stratifica in ricordi
e lentezze di sussurri
un vento di parole
e superfici
insonni di spinte
e brezze deste al tuo respiro
ti vivo dentro
nella mia tana d'abissi stanziali
come una stria che mi attraversa
e reca luce fino al fondo
io ne trattengo lo sgusciare
del tuo corpo agile di mari
e bevo il sale
di questa tua distanza
senza quartiere
senza quiete
ti cerco come una luce
al riverbero delle lampare
da quando sei il mio mare.
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