quale via prenderà
questa sera la luna
esitava tra i rami
e di là dalle stelle
la offusca
un paravento di spine
dove andrà tanta notte a parare
quale posto ne accoglie
i silenzi compunti
mi fermo a guardarmi
come fossi
un astante di me
poco più che un lampione
un riverbero stento
un cane, uno
basterebbe a confondere
ricordi e pensieri
è ben poco che basta
e altrettanto che manca
forse un computo amico
in punta di dita
uno schiocco di labbra
una frezza di vita
nient'altro
in questa mia sera gigliata
che i tuoi occhi aperti su un attimo
e poi il freddo di nuovo
abissale
di questa tua anestesia
così fissa, marziale
tengo a te come ad ogni carezza
oh, se solo potessi
tu sentirla, io tenerti per mano
come quando bambini sparivamo
sotto un letto
o dietro i palmi delle mani...
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