sempre più da presso
e sentire
a filo d’orizzonte
la pena del volo che non spicca
rimane
incoccato
il pensiero appeso al suolo
e gira
il mondo
gira lievemente
come un quadro
in debito di livello
rimetto a posto le nuvole
quelle nuove
le mai viste
e quelle che mai mi sorpresero
ché guardavo in terra
per sommergerle
in pozze di sorrisi
le nuvole mi raggiungono sempre
dove più nulla mi vede
e si imprimono
in tondo
nella loro corona
di cuori
di quadri senza chiodi
e fiori
ormai colati a picche.
Le amo quelle nuvole
mai state prima
così prossime
ad un finale in turbini di pioggia.
Pioverà senz’altro
e farà meno male del buio.
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