Cercando i perché
Nei cambi di una città
Di una banchina parallela
Agli occhi e al desiderio di fermata
Alla sosta a spegnersi
Nello stridio del freno
Quale aria diversa…
Un al di qua di finestrino a scacchi
E tu, dalla parte del sole
Con occhi che dicono,
Semplicemente, ‘eccoti’
Il resto è storia
Meravigliosamente ordinaria
Come le sconosciute e nostre
Nel pugno di un segreto
Nei chissà, forse, cominceranno,
lenti, gli anniversari
E i commenti, muschiosi di rimpianto
Te quiero,
Por un tren sin llamadas
E tu
Con i tuoi occhi di salmastro
In poesia d’attesa
Nobile di pazienza
Tra banchine e bitte
Di un cielo su mare, nostro
Rincorso tra i binari.
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