se ripenso alla Madonna sul mare
Sale il vento
E ne riconosco l’ala
Che s’uniforma
Vetusta ormai a tale altura
Dei promontori
Svelti
Svelti
Di sopra il mare svettano
Le chiese antiche di leggende
Le torri di rovine altere
Le batterie costiere
Si piegano gli ulivi
Inorriditi al maestrale
E i cardi dalle spine
Nell’aria muta
A rilasciare un segno
Impossibile di trame
Un reticolo che sull’erta arde
E alto un sole a perpendicolo
Sospinge sotto costa un mare
E più, i pensieri
A piegare con forza inarrestabile
Di scirocco che risale
Da un fondale antico
Dove posa
Impassibile
Qualcosa che è già ieri
E segna
Nell'orma
Il passo prossimo alla sera.
E segna
Nell'orma
Non ho molte parole, Antonio, per esprimere ciò che ho provato nel leggere le tue poesie e racconti, se non, che, mia hanno emozionato e profondamente toccato il cuore … “quel semplice gesto, di baciare il pane”, innocente, racchiude tutta la grandezza e bellezza di un’anima come quella della tua cara Mamma … Ciao, Antonio. Un saluto con affetto.
RispondiEliminaSalvatore Sirigu.
Grazie, Salvatore, mi fa piacere conoscerti.
RispondiEliminaCataldo.