da consumarsi preferibilmente entro: vedi etichetta
Diario, pagina.
vorrei scrivere qualcosa
e che fosse bello
per ciò che non è stato
e giusto
per quel che resta
faccio solo parole
increstano la linea dei desideri
più in là
l'orizzonte minaccioso
gli interessi
i vuoti mai riempiti
e già persi
i prezzi
i pagherò
e nelle mani vaganti
il tintinnio della moneta
il sogno sonante
i passi
i no, da qui non passerai
non è via
non si discute
mi sono seduto
e qualcosa mi abitava
io non so se sapevo di piangere
o se piangere poi
ché avevo saputo
io non so
non importa più
il mio estero senza confini.
siedo sul masso della malinconia
qui
un giorno o un attimo
si poserà anche un dio
vorrei che quel giorno quell'attimo quel dio
fossero cosa solo mia
e vorrei scrivere
una poesia senza occhi
vorrei proseguire
ora che è scaduto il mio minuto
e quasi mi sfuggiva
la sua etichetta.
Solo
dove abito ora
nessuna scadenza, nessuna fretta,
una scritta, ma lieve a pena
da consumarsi ante:
vedi etichetta...
sul fondo, convessa, si stampiglia.
20 settembre 2010
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