Affiora una scia, di tanta notte
ora che il sonno si raggruma
duro, a difendere immagini
sopravviventi ma su muri
dove le mani davano luoghi d’ombra
ad ali, inappuntabili
A quest’altura la notte seduce oltre i muri
E indistinte, liquide si sciolgono parole
Di un buio che intercorre più fitto
Dove non posano più ombre
E non c’è ormai luce che si spenga
Si è fatto notte nella notte
Persa, disadorna di margini
Si avverte quasi un gioco d’onde
Un ridisegno a stento di confini
Tra luci di poi ed ombre di prima
Ma finirà ancora la notte
Deglutita in un altro sogno
Uno di sempre
Quello che oggi sboccherà nel giorno.
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