Ma ora ci sei tra le dita,
e nessun luogo finisce
per i tuoi tempi di donna e di sudore
che la tua pelle di solo amare assimila
ora che ci sei,
per sempre e di solo esserci, nelle tue
spalle
stretta contro il petto
sì, ci sei, con la tua bocca di
rugiade
con il tuo stelo di rosa bianca a
bagnarsi
sotto il tuo velo tirato sulla
primavera, ci sei
sempre e dove febbrili
le dita ti solcano in cerca
del calore che dài,
tra l'annuncio di gioie
e il richiamo di sirena
dolce di tana buona e di melagrana
lì, con parole ti cerco
che timide dicano
la tua natura profonda bagnata d'erba
il tuo capo reclino
gli occhi tuoi aperti sul petto
e liberi da confini
i miei, sbarrati nel tuo nome.
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