Ti appartengono punti
Meravigliosi di primavere che non dici
Deboli forse, a tuo dire
Se vi imprimo parole a filo
Con labbra che parlino
Di te scoprendo luoghi
che nascondi di là dai desideri
Come fanno, solo, i sorrisi coi pensieri.
Conosco di te il tepore in attesa
E lo sbocciare
Silenzioso, potente
Di ogni nuovo fiore
Che si imbeve urgendo
Delle tue labbra di primavere mai dome.
E la pelle conosco, di te
La carta precisa del cielo
Lo percorrono gli occhi
Il cammino in ascesa
Lo rilascia, quel cielo
Una stanza
Una specola ad ore.
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