lo custodiva il tempo
con cautela di gatta
se lo portava a spasso
come qualcosa in bilico
se rinascere
o continuare
nel silenzio di esistere
il bacio ci portava dentro
come ombre sopra il muro
richiuse nella sera
quando è più fitto il buio
e non usa
distinguere tra miraggio e vero
ora, le nostre ombre non abitano più
i muri caduti in debito col tempo
i rosai le colgono
e ne coltivano, pazienti, e i petali e gli spini.
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