Ora
lui mi porterà da te, vedrai che ci incontreremo... non temere, sarà
come sempre, tu te ne starai sulle tue, almeno sulle prime e in
apparenza, ma non preoccuparti; so che mi aspetti, io ci metterò un
attimo, giusto il tempo di capire quando sarà il momento... senz'altro
lui la sfiorerà, dapprima quasi distrattamente, poi con più insistenza,
le si avvicinerà sempre di più, facendo come ha sempre
fatto... ormai lo conosco benissimo, con lui mi intendo se non a
meraviglia, perlomeno a memoria: non nego, però, che a volte riesce a
sorprendermi ancora... Lei è molto carina, e in buona misura è presa da
lui, specie ora che certe remore sono cadute, da ambo le parti, anche se
ancora, talvolta, i dubbi cercano di tornare e sopraffarli, ma tu non
temere: di sicuro ci incontreremo, appena cadrà qualche anfratto
residuo, anche i veli voleranno via... tu allora dovrai aprirti, dovrai
lasciarmi entrare, e richiuderti quando io spingerò dentro di te... poi
sarà come sempre, lui le sussurrerà all'orecchio parole le più dolci di
cui sarà capace, lei le accoglierà come un suono liquido che va
spargendosi tra i lobi e il collo, sulle spalle, sui seni, e giù, sempre
più giù, fin dove le parole finiscono e una forza terrena e animale
farà di loro due un solo strumento per amare, un solo corpo e ovunque diffuso, nel
loro letto, nel loro greto d'amore... Io tornerò da te, sempre, dopo che
l'avrò vestita di baci e di piacere, e ogni volta che tu ti staccherai
dalla pelle di lui per concederti al respiro, per riprendere fiato, io ci sarò... non
temere, non andrò mai via, nulla e nessuno mi staccherà da lui, né da
te, ora che il respiro dell'uno si completa in quello dell'altro, ora
che non vivo senza te...
- Sai, immaginavo che la tua bocca parlasse con la mia, come se fossero due entità separate, come se fossero capaci di pensieri indipendenti, mi sembrava quasi che stessero confabulando, che si organizzassero per incontrarsi al di fuori e al di là delle nostre intenzioni, in un certo senso, come se noi, o i nostri corpi, potessero fungere da esecutori dei loro progetti...
- Dici? Provo anch'io qualcosa di strano, o di molto particolare... a volte non resisto, devo cercarti, toccarti, almeno sfiorarti, e trovo pace, se di questo si tratta, solo quando le tue labbra si aprono e mi lasciano entrare dentro di te, dopo che ti ho abbracciata e stretta a me... allora ogni remora cade, e sappiamo di amarci, e nulla si frappone tra noi... finalmente sento il tuo sapore, il tuo odore, la tua pelle, la delicata consistenza dei lobi, i capelli che si aprono alle dita, i seni che fremono, il battito che accende il tuo cuore, e poi nulla, tutto e nulla, solo tu che mi avvolgi, ed io che mi perdo, come se fossimo un solo corpo per amare, nel nostro greto di tutti gli amori... e la mia bocca che beve il tuo respiro.
Era questo che volevano dirmi le tue labbra?
- Sai, immaginavo che la tua bocca parlasse con la mia, come se fossero due entità separate, come se fossero capaci di pensieri indipendenti, mi sembrava quasi che stessero confabulando, che si organizzassero per incontrarsi al di fuori e al di là delle nostre intenzioni, in un certo senso, come se noi, o i nostri corpi, potessero fungere da esecutori dei loro progetti...
- Dici? Provo anch'io qualcosa di strano, o di molto particolare... a volte non resisto, devo cercarti, toccarti, almeno sfiorarti, e trovo pace, se di questo si tratta, solo quando le tue labbra si aprono e mi lasciano entrare dentro di te, dopo che ti ho abbracciata e stretta a me... allora ogni remora cade, e sappiamo di amarci, e nulla si frappone tra noi... finalmente sento il tuo sapore, il tuo odore, la tua pelle, la delicata consistenza dei lobi, i capelli che si aprono alle dita, i seni che fremono, il battito che accende il tuo cuore, e poi nulla, tutto e nulla, solo tu che mi avvolgi, ed io che mi perdo, come se fossimo un solo corpo per amare, nel nostro greto di tutti gli amori... e la mia bocca che beve il tuo respiro.
Era questo che volevano dirmi le tue labbra?
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