scelgo i poveri
i così poveri che non possegono una gomma
che non sprecano molliche per cancellare
e quando ne avanzano
lo segnano con due dita di saluto in croce
o in crosta
scelgo i poveri
quelli che non usano il tempo per dimenticare
quelli che non possono permettersi di lacrimare
sto con quelli senza niente
quelli che non si vestono per essere diversi
me ne sto senza scarpe
senza rimpianti
come una mosca
dopo la tempesta
nel latte
un po' dimentico
altre sgomento
ma soprattutto
povero
felicemente
e solo
o compreso
di non dimenticare niente
neanche che tu, come me
sei povera d'orpelli
e pesi
e come me, ami.
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