a volte ho la notte, sul da farsi
davanti, come un naviglio
rimasto in petto
con paure da diporto
altre, è un appiglio d'uomo
solo per non pensare
ad altro che a superfici
pendule sugli abissi
quando non è la notte che pesa
ma il suo ristare
di minaccia nera a nuvolaglia
rappresa
a palizzare il cammino
foraneo di diga che ritiene
un computo, folle d'onde
ed istruzioni ché non vadano a toccare
amari
il fondo delle notti
i pensieri d'amare.
Nessun commento:
Posta un commento