quanta volta del cielo ho cercato
per giungere a un sorriso
che avesse in sé la brezza tra gli aranci
il lucore del sole sul selciato
e suadente lo spiraglio in apertura
di arco e iride sulle piogge
sovrano
così vedo
quando spiove
un sorriso che dico
e le labbra riunirsi
appena
dopo un distacco
di sola terra, che è già un invito
al sole e dita
che accennano, di lontananze
e poi
riunite
a far festa,
come una stretta
di anime che non aspettano
altra volta degli occhi
che non sia il tuo cielo.
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