l'appartenenza è il solco,
avanza
sotto la pelle l'amo
l'hanno scorso, le dita,
il filo attento che vado
a recidere
l'appartenenza, sono tutti i segni
le nocche gli zigomi gli insiemi indifesi
nei volti
con te ho seduto
nel punto esatto del golfo che muore e rinasce
le sue acque a dividermi, lambendomi a lato
e tu figlio a stringermi la mano
in un sottinteso non andare
qui ho smarrito le mani dei padri
le sempre dure
dove si spengono le mie fiumare
e la terra si fa pietraia
giogo inevitabile, forca
ti dico tutte le vie
e i sogni
e i nomi
i visi bruciati e i fazzoletti ripiegati
le figure stinte
di quanti ormai me ne ricordo a stento
l'appartenenza è se e quando dirai
mi diceva mio padre
senza sorprendere gli occhi di chi ti chiede
e tu, figghjiu, a chi appartèni?*
*e tu, ragazzo, a chi appartieni? (è espressione tipica)
sotto la pelle l'amo
l'hanno scorso, le dita,
il filo attento che vado
a recidere
l'appartenenza, sono tutti i segni
le nocche gli zigomi gli insiemi indifesi
nei volti
con te ho seduto
nel punto esatto del golfo che muore e rinasce
le sue acque a dividermi, lambendomi a lato
e tu figlio a stringermi la mano
in un sottinteso non andare
qui ho smarrito le mani dei padri
le sempre dure
dove si spengono le mie fiumare
e la terra si fa pietraia
giogo inevitabile, forca
ti dico tutte le vie
e i sogni
e i nomi
i visi bruciati e i fazzoletti ripiegati
le figure stinte
di quanti ormai me ne ricordo a stento
l'appartenenza è se e quando dirai
mi diceva mio padre
senza sorprendere gli occhi di chi ti chiede
e tu, figghjiu, a chi appartèni?*
*e tu, ragazzo, a chi appartieni? (è espressione tipica)
2011
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