crescono solo parole
nel posto che non ho mai avuto
forse sono solo miti
e spettri, senz'altro
e connubi spezzati
mia madre tarpava le ali ai tacchini
non osavo guardare
ma il rumore penetrava
come di morte arrembando
nello schiantarsi forse delle remiganti
oggi mi abita un rumore similare
a volte, come un'assenza
o un filo spezzato di rammendi
non desidero più nulla
solo ali da contare
e voli per farmi perdonare
di un cielo capovolto
per non sprofondare.
Rimango così, con queste cose che sembrano poesie e non sono nulla di
nulla, sono solo una abitudine dura a morire. Una abitudine dura a
morire, e basta... non può bastare.
La mancanza, è forse, più uno stato d'animo, un dialogo intimo con noi stessi, si può essere comunque, Due, può farsi presenza. L'assenza, no, l'assenza è una sottrazione [ruberia], un inciampo del tempo, una frode [una pagina di vita scritta con l'inchiostro simpatico] è una crepa sul muro di una casa incustodita [indifesa], è guardarsi il palmo della mano, e trovarlo vacuo, muto, è Uno.
RispondiEliminala mancanza è una pausa di sospensione, riflessione [c'è il ritorno], l'assenza, invece, a volte è difficile da rammendare.
Grazie per il tuo passaggio, Alba, e per gli spunti di riflessione che offri...
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