venerdì 19 giugno 2015

e dopo un muro altri muri

e dopo un muro altri muri
e colori stinti sempre gli stessi
strati che si oppongono
irriverenti o quasi
allo scavo in punta d'unghia
a segnalare, così in margine
questo vivere altre vite
questo dove non essere che invita
lascivo a volte
altre inonesto
pure
alle viste
unico luogo
possibile al piegarsi
di silenzi d'ali
e mani che si sovrappongono
a strati
strati di cui sopra
come un finale di eventuali
e varie
ma sempre vuote
camere senz'aria
a volte, pure
mi è piaciuto d'amarmi
in morti folli
d'altri eroi
minori
secondari in presenza
che ho creduto
morti per amore
per troppo studio
o troppa intelligenza
ed ogni fola
mi segnava
d'un altro strato da difendere
poi tutto è passato
come un peccato
poco più
poco meno
purché originato
dagli occhi persi
come in un cielo senza fondo
chissà e perché
se per sempre
e ancora
non mi condanna
la consistenza dell'errore.

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