A Vittorio Imbriani, y también al
Ingeniero.
Cuando pisaba la tierra del corral, yo lo sabía bien, ya sabìa lo que
aconteció, como se acabó, e tuttu u restu; sapìva ca sutta, non so a quale
profondità, era, indistinta e infinita, una residenza de lo' mmuettos; il
palazzo, la casa palazziata, il castello, quel che era, non distava molto, ne
deducevo che con molta probabilità i suoi percettori di decime, i birri nelle
loro monture, la canea asservita, potesse avere trovato riparo e fine al di
sotto della superficie -sempre dura- che ero uso calpestare, di corsa, spesso,
come se tra gli aghi di pino e le ancor tenere piante dei piedi nessuna
frattura fosse possibile: provavo felicità e paura, forse ero già capace di
pensare: pure, non riuscivo a smettere di pensare, né di star fermo: un ovunque
di pace, desiderato o no, rimaneva irrealizzato.
Los caballeros murieron allí, allí se quedaban, con sus boquitas de
muertos antiguos, boquiabiertos, entreabiertos, spalancate...
Acaso, pènzica, a pugnermi ca un fossero gli aghi dei pini, nel loro
destino di stufa a legna, bensì le punte arruggiàte e arraggiatìzze dei loro
puntali vari, speroni e stili, di vario genere e misura: allì estaban, le
pantàsime che mi mozzicavano i carcagni, e también las plantas.
A lungo ho combattuto contro le pantàsime, sempre il rumore delle catene
mi ha accompagnato, preceduto, sopravanzato, camminato a lato, insediandosi
qui, en el cerebro, en las sienes...
Per combattere con il sonno dei fantasmi necesse est che la testa e il
corpo sappiano vivere di una doppia vita, come fanno lo' mmuettos, del lado de
acà e del lado de allá, come due emisferi di una stessa solitudine: es lo
mimmo!
Muchos agnos (sic) deppué, cuando ya los hilos se iban despilfarrando,
otra casa, lejana, ajena... nuevos muertos, novi pantàsimi... A mulher, la
mujer, a mugghjera, aveva un'aria compiaciuta, o algo parecido... ella ya vivò
en aquella casa, casa muito grande, con àrboles, flores, plantas, e pavimenti
con riggiòle, e fughe tra una riggiòla e l'altra.
Ellas, las dos, la madre y su hija, sonreìan, nunca reían... Sapevano,
certamente sapevano, lo dicevano i loro cenni d'intesa.
El hombre y su cansancio, n'ata vota di fronte al bivio: la lotta o
l'abbandono, entrambe attitudini naturali, resistere perché la mente resiste o
finire perché il corpo finisce.
Dalle fughe tra le riggiòle mi sembrava che qualcosa nascesse, che
venisse fuori, qualcosa di vegetale, nella forma, come di stelo o pericàlu,
cauliforme... ma di nessuna consistenza. Sant'Elmo, sì, domestici fuochi di
Sant'Elmo.
Afuera, rapaces, ciàule, cornacchie dallo stridore insostenibile, huecos
perdidos, hondos, si inoltravano nei tufi della antica cattedrale, ora passati
alla superstite torre vittima di tanti stili sovrapposti... In quel buio, le
ombre, tante ombre, e paure, o asombro, stupore di paure antiche, quasi l'uomo,
quello stanco di oggi, potesse comunicare col ragazzo stanco di futuro, quello
di ieri, quello che in qualche modo, da qualche parte, devo essere stato.
Intanto mi godevo questo rinnovato,
terrifico rumore di catene, nella notte, consapevole che sì, sotto i miei
piedi, sotto il letto che mi ospitava, pacifici e forse assonnati nelle loro
salme, gli antenati degli indigeni si godevano il loro riposo... dopo secoli,
what else?
Las mujeres, las dos, sonrieron... quizás...
Fingevo di non intendere quella intesa, di non cogliere la fuga tra le
riggiòle, i versi delle ciàule che aumentavano d'intensità, che diventavano
vocìo, parole che si infrangevano dietro i vetri... e chissà se bastava aver
chiuso a chiave le porte quando ancora era giorno, e se quella clausura sarebbe
bastata fino all'alba, quando ogni cosa sarebbe tornata al suo posto.
Ci alzeremo come se nulla fosse, o almeno lo spero.
Se avete letto fin qui, assumetevene la responsabilità... scherzavo.
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