lunedì 1 gennaio 2018

Nerina, the cats will know... no, i gatti già sanno.

Chissà se Nerina vorrà aspettare la mezzanotte... di sicuro, sentendo la chiave girare nella toppa, verrà alla porta tutta festante e anche un po' risentita essendosi sentita trascurata per quasi tutto il giorno. Si volterà e aspetterà, come da prassi ormai consolidata, che io richiuda la porta, poi farà un po' di stretching con le zampe posteriori -è il suo modo di darmi tempo- e mi aspetterà, guidandomi fino in cucina, dove i piatti aspettano nella penombra di essere riempiti... sarà come sempre, che cercherò di darle dei croccantini, invece la golosona esigerà la sua succulenta scatoletta: di queste ultime che le prendo è fin troppo ghiotta, e la fanno ingrassare, ma la sera dell'ultimo dell'anno non è il tempo più indicato per negarle questo piacere. Poi andrà alla lettiera... con quel che segue, accompagnata dai miei brontolii.... e infine se ne andrà a dormire da qualche parte su un letto o sotto un termosifone, avvolta nella sua pelliccia nera. So che durante la mia assenza sarà stata a lungo alla finestra a guardar fuori, immobile, che avrà sonnecchiato allungando la zampa anteriore destra, proprio come faccio io, come fanno i miei figli, come faceva mio padre, allungando sotto il cuscino il braccio destro... anche guardare fuori senza parlare lo fa come me, solo che lei in questo è decisamente avvantaggiata, nessuno le domanda perché.
Insomma... finisce un altro anno, non mi pare ci sia nulla di nuovo da inventarsi; a Bologna, quando ho cambiato treno, ho visto i soliti ragazzi più o meno (meno, direi, purtroppo) pronti a far festa, il treno è quasi vuoto, a casa mi aspetta una gatta con solo la pelliccia addosso, pronta a buttarmi le zampe al collo... e poi aspetterò la mezzanotte, ma senza tristezza da solitudine, no, è una solitudine, o una distanza dai miei cari, dovuta alla necessità di aiutare, per quel che si può, gli altri cari che sono lontani e in difficoltà... quindi fa niente se starò solo con la gatta, la mia Nerina Nerona, forse lo capisce anche lei, che era necessario e dovuto che non potessimo festeggiare. 
A proposito, da bordo di questo ultimo treno 612 del 2017 faccio a tutti tanti auguri di vero cuore, e ad ognuno auguro il giusto, il dovuto: e magari, se a qualcuno il nuovo anno riserverà più di quel che merita... beh, cercate di ripartirlo questo 'di più', se potete e volete.
Buon anno.
L'immagine può contenere: gatto, tabella e spazio al chiuso
Ieri sera lui parlava di me...
L'ho sentito aprire la porta, gli sono andata incontro, è entrato... e subito mi ha rifilato una di quelle scatolette delle quali va dicendo in giro che sono ghiotta... E' proprio duro di comprendonio, non mi capisce, non si rende nemmeno conto che del cibo mi importa relativamente... La nostra relazione ormai, come dire?,... vivacchia. A me piacerebbe che se ne stesse un po' al mio fianco, anche semplicemente a guardare di là dai vetri, senza mettermi a tacere con questi bocconcini e croccantini che mi fanno pure un po' male... Ma sono giorni così, forse non è il momento di chiedergli altro, lo vedo pensieroso, preoccupato, continua ad andare su e giù in treno, esce la mattina e torna la sera... ma con me non ne parla, forse ritiene che io non sia in grado di capire o di essergli di aiuto... questi umani! A volte mi convinco che sono gatti venuti male...
Purtroppo mi tocca questo mestiere, di far finta di essere solo una gatta... come dicono? Ah, che i gatti siamo egoisti, mentre i cani sono più sinceri e altruisti, più fedeli... ne dicono di sciocchezze, questi umani!
Ma se ne accorgeranno, oh sì, se se ne accorgeranno...
Però ora basta cianciare, gli salto sulle gambe e se non mi accarezza lo azzanno...
L'immagine può contenere: gatto e spazio al chiuso

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