domenica 6 dicembre 2015

La notte accesa

La notte accesa
un'altra volta di cielo
indovinando stelle
da presso
il corpo delle nubi preme
e scende negli occhi
da scanalature
solchi
riandando
alla stagione che si presentava
ridente nei suoi doni
ora,
ora invece
greve è lo sguardo
e la stagione silenziosa
fumiga
di là dai vetri
inafferabile
tra nebbie
e luminarie
di soli freddi
mai tocchi, di tanta luce.
*
Tiriamo a riva le speranze
e i canapi striano
i dorsi
dei marinai
teniamo il sale
da parte
come una forza
rara
concessa dalla sorte
abbiamo motti
che sussurriamo
a parte
finché si perde
nella notte
l'ultimo pensiero
quello a difesa sulla riga della porta.
**
Ci sorprendono foglie
che hanno scelto il mattino
per esistere
per contagiare con speranze
altre foglie che domandano
in aria
appese al loro stesso freddo
quanto tempo le separa
dal suolo, dalla fretta, da una folata
improvvida di vento.
6.12.2015


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