domenica 1 maggio 2016

Non voglio più pensare

Non voglio più pensare
E il novero è dolente
Dei volti che altro non domandano
Che di un ricordo che abbrevi
Il tempo dei trascorsi
Ché lento
Incede
Il peso della ricordanza
Sono veli risaputi
Che scosto, quasi indovino
Di polveri che veloci
Adombrano alle viste
Fin dove possono
La memoria e il tatto
Ma poi
Poi non so
Quanto regga
Il filo che tutto tiene
E l’insieme
Si allontana
Quasi scusandomi
Riparte
Un nodo di un attimo
Che solo la gola
Dissimula
E tutto
Appare
Secco
Come un colpo di tosse che ristava
Chissà dove
Voce in cerca
Di suonatori e suono.

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