aver luogo, prima parola
impulso che scivola
le amo le labbra
e chiamo
in un silenzio sottile
sibila un accenno
taccio accogliendoli occhi
avere in primo luogo parola
e sdrucciolare di silenzi
un liquore oblungo e informe
una via contraria
un risalire
tocca il nodo alla gola
il groppo
e la linea che traguardo
luccicante canna di colle in colle
spianando
è frana aggressiva
è strada senza abbrivi
o se aprivi, non so
a un arrivo
in silenzio m'impasto
di more, e rovi e odori salmastri
ed aspri
di spine avvezze alle polveri e al secco:
le mie strade non hanno un destino,
mia piccola, e tu
non cercare un perchè di quest'io peregrino
è mio agio doppiare
le frane e i calanchi
e dici bene
nulla ci obbligava a questa strada, a cotanta pena.
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