Nel folto dei marmi
un nuovo volto si accoda
lo fissa in un sorriso
un ritocco amaro, forse
di mano ferma
a imprimere la smorfia dell'addio
il cugino, invece
è in vetrina
fresco di preci
nel suo vestito, buono e inaspettato
altri
li mostra un secondo piano
di requie consolidata
o forse di parentela più lontana
non disputano sulla fine
quale che sia, se più dura o più grande
ormai è fatta
anche i fiori
e i lutti
si lasciano andare
in plastica impolverata
-ma solo un velo
-e messe cantate
i marmi no, essi imperterriti
espongono le sorti
reggono l'altare di una curiosità assorta
come se sapere importasse,
come se ricordare non fosse anche un
tempo
ozioso di risultanze astratte.
Dell'uso di esporre immagini a ricordo
3.7.12
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