solo transiti
realizzavo un tempo di itinerari
d'arrivo per i sogni
oggi è un verde che non ferma,
dai se si districa,
dai viluppi dirimenti
il binario, la corsa silenziosa che non parla
che ha il freddo di rotaia e dentro
il taglio, il bordo ferreo
l'occhieggiare in dirittura di un arrivo
pauroso che non concede nulla alla platea
quel rumore che fanno dentro
i pensieri
quando si sfascia l'ovatta e la ragione
un tempo diagonale di soli transiti
e volti oscuri
è la carezza tetra, l'incubo
nella notte che si parte
per altre lune
fredde, improvvise
come il rovescio di medaglia
che ruota e ruota
che non posa
che in esergo è abrasa.
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