Quello che segue è un
''Esercizio, forse'', ma non mi illudo che né io né altri ci credano...Se di
esercizio si tratta, bene, è una di quelle cose scritte in meno di un minuto,
più o meno come alzarsi un attimo e guardare fuori dalla finestra, sapendo che
non c'è nessuno, qualcosa come un sospiro o un respiro coi polmoni a
mezz'aria.. nulla di più.
E' una cosa che nasce da
nulla, sia scritta per il largo, sia scritta per il lungo. E' un esercizio, ma
non mi esercito, non ho nulla da esercitare... Uh, devo ricordarmi di Enrico,
di Diego e di Isabella, li ho lasciati di là... vuoi vedere che...
Tu lo hai visto il sole così? Quando sai che deve esserci e
non riesci a guardarlo? Lo hai visto quando diventa una bocca gialla alta su
una deriva e vorresti trattenerlo con denti, mani, braccia e parlarci come si
parla a un gallo o a un cane, o ad un amico strano? Lo hai visto quando ti
punge sugli occhi e per un attimo inali quella pelle di sale che
addosso tanto tempo prima ti è stata amata, baciata, gocciolineata a fiori e
labbra? L'hai vista? O la immagini... è la stessa somma di labbra, due o forse
due o sempre due...Solo che oggi è il tempo a muoverle, è lento, si schiudono
attraverso e con nuovi sentimenti, sono i figli, i cari, i nuovi pensieri, sono
le spose mancate e gli altari, sono il giorno che si è spalancato da altre
porte... ormai poco manca, la somma è quella di sempre, è il mondo che va
avanti, col suo disegno affiorato a stento... sì, ci basti ora un sorriso o una
pacca sulla spalla, abbiamo solo scherzato, abbiamo rimandato il difficile, era
il di là da venire, oggi siamo oltre, siamo un po' di tessuto di troppo, o una
splendida forma rimarcata a forza... siamo siamo, sì, amo, nonostante tutto,
non potevo mancare...
Ti risparmio
il vuoto che non ti ho detto, solo oggi mi guardo in linea retta.
Tu
lo hai visto il sole così?
Quando
sai che deve esserci
e
non riesci a guardarlo?
Lo
hai visto
quando
diventa una bocca
gialla
alta su una deriva
e
vorresti trattenerlo
con
denti, mani, braccia
e
parlarci
come
si parla a un gallo o a un cane,
o
ad un amico strano? Lo hai visto
quando
ti punge sugli occhi
e
per un attimo inali ancora quella pelle
di
sale che addosso
tanto
tempo prima ti è stata amata baciata
gocciolineata
a fiori e labbra?
L'hai
vista?
O
la immagini...
è
la stessa somma di labbra,
due
o forse due o sempre due...
Solo
che oggi è il tempo a muoverle,
è
lento,
si
schiudono attraverso e con nuovi sentimenti,
sono
i figli, i cari, i nuovi pensieri,
sono
le spose mancate e gli altari,
sono
il giorno che si è spalancato da altre porte...
ormai
poco manca,
la
somma è quella di sempre,
è
il mondo che va avanti,
col
suo disegno affiorato a stento...
sì,
ci basti ora un sorriso
o
una pacca sulla spalla,
abbiamo
solo scherzato,
abbiamo
rimandato il difficile,
era
il di là da venire,
oggi
siamo oltre,
siamo
un po' di tessuto di troppo,
o
una splendida forma rimarcata a forza...
siamo
siamo, sì, amo,
nonostante
tutto,
non
potevo mancare...
Ti
risparmio il vuoto che non ti ho detto,
solo
oggi mi guardo in linea retta.
13 settembre 2010
13 settembre 2010
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