come la pioggia in un bacio
capaci labbra
di sorprendere, trattenere
risalire tratti
che acclivi sanno
riportare di sembianti
assisi, lenti, lenti
mondi che dischiudono sorrisi
come fili dentro
che riuniscono
anime, visi
e corpi mai più
taciuti, dita
che hanno scorso
lenzuola inumidite
di pelle che chiamava
l'altra pelle
quella del sogno che copriva
umori, odori
silenzi
con polveri di rosa
e steli
che il tempo ormai inargenta.
non la rileggo, com'é? anzi, cos'é?
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