venerdì 29 giugno 2012

perché continua

perché continua
perché la fine
non sarà quella
striminzita e corporale
non sarà il ricomporsi
orrido e abituale
no
continuerà nei pensieri
nel verso dei fogli
nei dorsi delle mani
nelle schiene
no
la fine non è semplice, abituale o listata a lutto
i tre giorni sono il meno
è l'amaru è iddu ch'è mort'
è l'eternità sgraziata di Erostrato
è la Efeso sorpresa e incolpevole,
innocente, forse
no
la fine non è mai da poco o perbene
o poco più che un lamento
o un rimando ad altri tempi

la fine è, o non sembra
ché troppo la inguantava il tempo.

Nessun commento:

Posta un commento