dalle sue labbra ha sempre
la fame dei morsi
il suono più bello
crocca
breve come una corsa
salta
come il bottone di troppo
che tratteneva i seni
rimane,
come di viuzza piena
a fiori ed incatena
ché giocano, i visi
dietro dita e grate
e le voci
quelle sanno
di amori con destrezza
e veloci
come nella sua corsa, un bacio
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