e la riva era lenta
immobile ristava
potevo udirne
i battiti oltremare
o sapere
d'immaginare naiadi e lontane
rondini guerriere a stormo
indi sui picchi, lesti
i falchi tra i fichi indiani
e infinite erano
le sabbie ad ingaggiare
lotte di mani
nude e corpi che agli sguardi
occludono le viste
qui immagino
uno spirare d'anfratti
e svolte
e sussurri d'attesa
una libertà sottesa
un arrivo e distesi
i corpi degli amanti
nell'alba, e le mani
o in un sibilo è tutto
un attimo spezzarsi
di silenzio svanire.
Nessun commento:
Posta un commento