se cade la notte
e sullo sterno del giorno copre
un peristilio d'ossa e acanti
se passa, per le dita la sabbia
in grani che contava il tempo
e un finale di clessidra
s'inabissa e arresta
o s'era questo, ristare:
l'attesa nello sguardo
un vagolare d'anima
le dita stringersi, un cenno d'assenza
una distanza
un vorrei ma non posso, uno sfrangiarsi
di stelle
non fa ombra
la notte che procede
ha stenti inconfessabili un delirio
quasi
o un brivido che sia
d'abbrivio o addio.
(Quando penso che siano del tutto illeggibili o che abbiano solo per me qualche significato -che sento di non aver ritrasmesso- chiamo queste cose 'abbozzi'; credo che dovrò stilare una graduatoria di non importanza, da 'abbozzi' in basso.)
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