eccoti, meridiana
a segnalare un tempo
impercettibile, un ritmo
che più non serra
o quasi
me ne sto, di me ridendo
ma solo un po'
perché non m'abbia
il tuo di tempo in uggia
torna per te la stagione
lo scrivo alle mie spalle
come è giusto che sia
e mi riavvio, più lento
quasi parte di una bordura
dove affido pensieri a un gorgoglio
che ormai non chiede che finire
a lato, dove si fa sera delle mani
grandi che invitano oblique
a strie di risalita
chissà quale colore scioglierà nella tua notte il cielo...
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