Immagine presa dal web. |
ne cautela un vento
d'origini marine
il gioco, fatto solingo
come di autectomia infantile
l'equiseto è distante
ricordo di bordure e linee
malferme a stento
tirate come di barca a riva
e senza scalmi
un fiore a vela mi regola di vento.
(l'equiseto è una pianticella comune, con la quale si giocava a staccare e riattaccare i 'segmenti': una specie di vivisezione, richiamata da quella autoectomia che in realtà riguarda certe lucertole; ovviamente non usavo, nel gioco, questo termine da poeti ricercati, 'equisèto', ma semplicemente 'caccemmìnta', cioè 'togli e metti'.)
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