lunedì 7 aprile 2014

Pared y hendidura. ( Sei su di me )



Pared y hendidura.
(Parete che parla ad una crepa che la percorre)

Sei su di me
Col tuo cammino imprevisto
Mi sfiori e mi prendi
Ed è strano
Doverti dire che sei nata per amare
Pure
In superficie mi chiudo
Ma dentro
Sento il tuo agire
Lento
E non bastano remore
A tenerti lontana
Ti confonderesti con le edere
Anche se ricresci
Come l’equiseto verde dei rivi
Nel mio candore ti effondi
E con le mani che si allungano
Mi prendi e mi implori
Forse temi che io possa fermarti
Che il tempo possa avere ragione
Dei segni che imprimi
Se sarà così
Si vedrà solo altro cielo
Più alto
Celeste
E non sai che sono io
A premere contro di te
A sentirmi donna
Per te
Che sei profondo
Una crepa
Un solco
Un taglio preciso nei giorni
I nostri che febbrilmente ami.

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