martedì 1 aprile 2014

T. H. Garay, Eròtica, III, inizio d'aprile e già centrale

inizio d'aprile e già centrale
come l'apertura
del fiore tumida e l'ape
ingorda, irresistente china
il capo tra due steli
a suggere
della stagione sollecita
di movenze
motile tra i petali il nettare
da labbra di due in due a sfinire

come la tua pelle è quest'aria infinita
d'aprile che preme e frange resitenze
e si fa velo, tepido di appartenenze
e complessivo d'urgenze
reiterate
ci percorrono a filo, le labbra
e unisce un coro di silenzi
provvido di nuovi incanti e memore
di futuro m'immergo in un ricordo
che non si perde
né recede
e si fa desiderio, istinto
primordiale di tana e terre
umide
dove più umano
al tocco
al tatto
perdutamente in te
ti chiedo, t'amo.

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