lunedì 27 ottobre 2014

ancora notte


ancora notte
e penso al posto
dove posano le palpebre
e la luce sfilata dagli occhi
penso ai morti
nella loro pace
di pini e pampini
di lucertole caute e stelle assorte
penso ai camposanti dei morti di provincia
quelli che ancora chiedono
se è con permesso
anche andarsene dall'altro lato del mondo
penso a mio padre assorto
a mia madre preoccupata
sulla soglia o nella bara non credo cambi molto
penso alla pace troppo attesa
e al silenzio testardo che si opponeva
ad entrare nei giorni: penso a loro
e forse si spengono i ricordi
con abbandono di mano che si allenta
e rosario che cade
in qualche punto delle loro bare
non importa quale, ma preciso
se davanti ai loro marmi
sono solo e di tanto sempre
non rimane che il tempo perduto
a ricavarsi un luogo dentro.

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