Notte di zagare di ricordo amare
Che m’accompagna lieve
Come in pendìo a mare
Scalcio per una piazza deserta
Il vuoto di una latta
Erranti note da un portone all’alto
E muta, una finestra nell’arco di una luce
Qualche voce trattenuta
Un sospiro che si smorza
Una via che riconduce
a ricomporsi una cornice nuova,
come di giorno che s’annuncia
da una linea d’orizzonte che non muta.
Nessun commento:
Posta un commento