Sono sempre più in là
Le parole d’ora che irraggiunte
Dicono la differenza
Sempre indifferibile è il non detto
E nasce l’urgenza di cancellare
Uno spazio che è dentro
Come una lisca dolente
Tra il palato e il labbro
Mi ha lasciato il silenzio
E sottobraccio vado
Col mio cranio dubitoso
mi domanda quale sarà
Il prossimo passo a spingermi avanti
O chissà, se lieve, un Giano bifronte
Per ambo le vie mi strazierà un cammino
già troppe volte a ritroso.
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