lunedì 24 marzo 2014

Sogno un paese dove comincia il cielo.



Sogno un paese dove comincia il cielo
Un computo esatto di nubi
E piogge che persistono
Ma lente, indivisibili nei fili
E spere di sole incancellabili, filtri
E visi dagli occhi liberi
È una linea inesatta, poco altro
A rimarcare povera e folle la mia felicità
Di un attimo di un’ora
D’un tempo ormai esatto
nel luogo di un sorriso, d’un volto, d’una intesa
una stretta di mano che completi
Per sempre, per la vita che non si è arresa…

In un paese così io vivo
- non saprei dirti quale -
lì ho tutto quello che manca
in punta di piedi
e da lì tutto osservo ciò che trapassa
nei miei giorni da allodola
senza toccare terra
per quanto mai possa.

Lo so, domani non sarà mai domani.

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